La filosofia del sistema
Un sistema di semplice consultazione concepito per offrire una rappresentazione dinamica della vita come “memoria viva” e alimentato dal desiderio di estendere i confini della “Hall of Fame” a tutte persone “comuni e silenziose”, e comunque degne di essere ricordate, accogliendone, conservandone e condividendone le memorie, le storie, i pensieri.
Nelle sepolture cimiteriali la memoria di tutta una vita viene di solito affidata ad una fotografia, eventualmente supportata da un epitaffio. In questo modo si offre e si riceve un’immagine statica, che difficilmente si concilia a descrivere quanto di più fluido e dinamico possa esistere, com’è, appunto, la vita che si desidera ricordare. “inostricari.cloud”, con un sistema di semplice consultazione, associa le informazioni biografiche a contenuti multimediali di varia natura, come gallerie fotografiche, video, narrazioni e racconti, registrazioni audio, documenti diversi, e, in questo modo, restituisce un ricordo e una rappresentazione dinamica della vita: una “memoria viva”. Inoltre, per chi lo desidera, utilizzando la tecnologia QR, il sistema si può integrare con le tradizionali sepolture cimiteriali proprio per restituire alla memoria quel quadro dinamico che le compete. Ciò avviene con un codice QR che viene messo a disposizione in formato digitale e che, posto sulla tomba, o sulla lapide, rimanda alla pagina web contenente il memoriale del proprio caro.
Immaginiamo, allora, di trovarci tra i vari sepolcri del cimitero per far visita ai nostri cari. Qui la nostra attenzione potrebbe essere attratta dal nome o dalla foto di una persona che non conosciamo o di cui possediamo solo dei vaghi ricordi. A questo punto, per saperne di più, sarà sufficiente inquadrare il codice QR posto sulla tomba con il nostro smartphone. Allo stesso modo, chi desiderasse conoscere o approfondire la conoscenza e ricordare la vita dei nostri cari potrà fare altrettanto. Completiamo questa pagina con una riflessione sulla storia, quella con la “s” minuscola, quella che la gente comune vive nel suo quotidiano, quella che non passa alle cronache della notorietà. Perché tutti, anche le persone comuni e silenziose hanno contribuito a scrivere le parole dei libri della Storia! |